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L’ICCROM ha partecipato al dialogo strutturato “Voci della cultura”, inaugurato dalla Commissione europea insieme a gruppi di interesse selezionati sul tema “Abilità, formazione e trasferimento di conoscenze: patrimonio tradizionale ed emergente.”

Mentre le competenze europee in materia di conservazione e salvaguardia del patrimonio sono note in tutto il mondo, gli effetti combinati della piramide dell’età e dei tagli ai bilanci pubblici stanno influenzando la trasmissione delle conoscenze e delle competenze alle generazioni più giovani, indebolendo il potenziale di crescita del settore nel futuro. Al contempo, l’insieme delle competenze necessarie per la cura e la gestione del patrimonio si sta costantemente ampliando e intensificando, grazie alle nuove tecnologie, alle pressioni economiche e sociali, alle innovazioni nei metodi di lavoro e degli sviluppi, sia nella definizione, sia nell’ambito di applicazione del patrimonio.

Pertanto, si raccomanda un’attenzione politica a livello di macro-pianificazione settoriale, per mantenere il solido ruolo che la cultura e il patrimonio hanno storicamente svolto nella vita culturale, sociale ed economica dell’Europa. Inoltre, la cultura e il patrimonio dovrebbero essere collocati dinamicamente come motori dello sviluppo futuro. La cultura può sostenere così la creazione di posti di lavoro, l’integrazione sociale e la diversità culturale, insieme alla riqualificazione delle zone rurali e urbane a rischio.

Queste raccomandazioni sono scaturite dalla comunicazione della Commissione europea del luglio 2014 (Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l’Europa ), che ha evidenziato le numerose sfide che il settore del patrimonio europeo si trova ad affrontare. Queste includono un aumento del rischio di distruzione a causa dei pericoli naturali o di origine umana, il calo nella partecipazione alle tradizionali attività culturali e le nuove opportunità e sfide dovute alla digitalizzazione e all’accessibilità online ai contenuti culturali.

In risposta a questo, la Commissione ha sviluppato la serie di dialoghi strutturati “Voci della cultura”, per fornire un quadro di discussione tra le parti interessate della società civile dell’UE e la Commissione europea, alimentando così dibattiti politici per rafforzare e far leva sul settore culturale in Europa.

Sono stati scelti sei argomenti tra il 2015 e oggi, che spaziano dall’inclusione dei profughi e dei rifugiati tramite la cultura, il dialogo interculturale negli spazi pubblici condivisi, lo sviluppo delle potenzialità imprenditoriali e innovative, il rafforzamento della governance partecipativa e lo sviluppo del pubblico grazie ai mezzi digitali.

L’ICCROM ha collaborato in un consorzio di 35 organizzazioni del patrimonio culturale sotto la guida della Commissione europea per sviluppare una relazione congiunta sul brainstorming con raccomandazioni, intitolata Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l’Europa – Prospetto su “abilità, formazione e trasferimento di conoscenze per le professioni tradizionali ed emergenti nel campo del patrimonio”. Il processo è stato coordinato mediante riunioni a Bruxelles (Belgio) che si sono svolte a giugno e settembre 2017, mentre la relazione finale è stata presentata alla Commissione europea a Bucarest (Romania) nell’ottobre 2017.

La relazione finale fornisce raccomandazioni, una mappatura e una panoramica del settore, includendo le esigenze di competenze e di formazione, al fine di favorire discussioni per lo sviluppo di tale politica. L’ICCROM è orgogliosa di partecipare a questo processo, per sostenere conclusioni positive volte a rafforzare il settore del patrimonio in Europa e in riconoscimento dei numerosi contributi importanti che la regione europea ha offerto per sostenere i programmi, le attività e le operazioni dell’ICCROM in tutto il mondo.