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Da oltre 80 anni, i professionisti museali esprimono la loro  preoccupazione circa le condizioni delle loro collezioni in deposito. Nel mondo esistono oltre 55 000 musei e, in genere, il 90% dei loro oggetti giacciono  nei magazzini. La preoccupazione sempre più incalzante è che le collezioni inevitabilmente aumentano, mentre le risorse finanziarie continuano a diminuire. Allora, come possono i musei garantire che i loro tesori in deposito saranno debitamente tutelati ed esposti?

Questo stesso interrogativo ha indotto  200 professionisti museali di 28 Paesi e 107 istituzioni diverse a partecipare al Seminario internazionale RE-ORG: Riconnettersi con le Collezioni in Deposito  a Bruxelles il 29 settembre. Benché siano stati realizzati dei progressi importanti, grazie soprattutto  alla RE-ORG, fin troppo spesso le collezioni in magazzino sono preda dell’incuria. Occorre fare di più per proteggere le collezioni in deposito.

Gaël de Guichen, consigliere speciale all’ICCROM e specialista della riorganizzazione di magazzino, ha preso in esame la questione nel suo discorso di apertura. Ha concluso che uno dei fattori determinanti risiede nella mancanza di consapevolezza da parte dei decision maker a tutti i livelli, a partire  da quelli che fanno parte delle istituzioni di raccolta di collezioni.

“Non si tratta di paesi più o meno sviluppati” ha affermato de Guichen. “Si tratta piuttosto di musei più o meno sviluppati. Esistono musei in via di sviluppo in paesi sviluppati e musei sviluppati in Paesi in via di sviluppo…Tutti i Paesi del mondo sono nella stessa situazione. I decision maker hanno bisogno di riconoscere la portata del problema una volta per tutte.”

A recommendation on collections in storageI partecipanti al seminario hanno firmato una raccomandazione in cui invitano le istituzioni nazionali e internazionali a mettere in atto tutte le misure possibili per garantire una conservazione efficace delle collezioni in deposito. Le comunità devono inoltre avere l’opportunità di ripristinare il contatto con il proprio patrimonio in deposito, si afferma nel documento.

Questa raccomandazione è in linea con la risoluzione adottata durante la 27a Assemblea Generale dell’ICCROM, a seguito di un’inchiesta realizzata nello stesso anno. Secondo tale inchiesta, oltre il 60% delle collezioni in deposito nei musei di tutti i continenti correvano il rischio di subire dei danni. In aggiunta, il 25% delle aree di deposito erano talmente stipate da impedire al personale di muoversi da una parte all’altra.

Scarica la sintesi dei risultati dell’inchiesta ICCROM-UNESCO del 2011.

Per aiutare i musei a ristabilire il controllo delle loro zone di deposito, l’ICCROM ha creato la metodologia RE-ORG (www.re-org.info). Negli ultimi cinque anni, in oltre 10 Paesi in tutto il mondo sono stati realizzati dei progetti di sviluppo delle  capacità di RE-ORG . Questi progetti sono il risultato di partnership con organizzazioni come la Canadian Conservation Institute (CCI – Istituto Canadese per la Conservazione), il  Royal Institute for Cultural Heritage (KIK-IRPA – Istituto Reale per il patrimonio culturale) in Belgio (co-organizzatori di questo seminario) e altre istituzioni nazionali.

Il discorso di apertura di Gaël de Guichen’s può essere visualizzato online sulla Pagina Facebook RE-ORG.