Donation of Photographic Archive on Africa's diverse cultural landscapes

Il 25 marzo 2025, il Direttore generale dell'ICCROM, Aruna Francesca Maria Gujral, ha avuto il piacere di firmare un accordo per ricevere una generosa donazione destinata agli Archivi dell'ICCROM: un'inestimabile collezione fotografica di Tito Spini e Giovanna Antongini.

Giovanna Antongini, antropologa, e Tito Spini, già architetto, critico d'arte, giornalista e regista, hanno entrambi dato importanti contributi al campo della conservazione, in particolare in Africa.

La loro esperienza ha dato forma a importanti progetti internazionali, tra cui la conservazione del Musée Historique dei Palazzi Reali di Abomey, sotto la guida dell’UNESCO, e il restauro del Palazzo del Re Behanzin (1995-2004). Hanno inoltre svolto un ruolo chiave nella riabilitazione del patrimonio storico di Porto-Novo in Benin (2001-2002).

In questa particolare occasione, il Direttore generale Gujral e Giovanna Antongini hanno firmato l'accordo che sancisce il trasferimento di questo eccezionale archivio fotografico. La collezione, composta da 28 scatole, comprende circa 17.500 immagini, tra diapositive, negativi e stampe fotografiche in bianco e nero e a colori. La collezione cattura una vasta gamma di soggetti, da paesaggi urbani e siti sacri a forme d'arte tradizionali come maschere, tessuti, gioielli e ritratti di comunità con ricche tradizioni culturali, tra cui i popoli Dogon, Bozo, Kassena e Lobi. Coprendo paesi dell'Africa occidentale (Benin, Mali, Togo, Senegal, Burkina Faso) e dell'Africa centrale (Camerun), l'archivio offre una cronaca visiva senza precedenti del patrimonio culturale di queste regioni.

Donation of Photographic Archive on Africa's diverse cultural landscapes

Questa generosa donazione testimonia l'impegno di tutta la vita di Spini e  Antongini nel preservare l'eredità culturale dell'Africa, in particolare nel documentare il significato di questi paesaggi per le comunità locali e il modo in cui vengono vissuti da queste ultime. Il loro lavoro arricchisce gli archivi dell'ICCROM, assicurando che le generazioni future possano accedere a questo straordinario patrimonio visivo e trarne insegnamento.