Olympia Resolution – L’importanza della collaborazione internazionale per la tutela dei Beni culturali nazionali

 

Dichiarazione del Professore Emerito Wolf-Dieter Heilmeyer, Direttore dell’Antikensammlung (Collezione di antichità classiche), Staatliche Museen di Berlino:

Come contributo alla sezione “Arte e Cultura”, nell’ambito del Simposio di Olimpia intitolato “La necessità di stabilire un dialogo costruttivo tra i popoli e le culture, e l’idea olimpica” (tenuto nel sito dell’antica Olimpia dall’1 al 7 settembre, 2015), la conferenza su “L’importanza della cooperazione internazionale per la tutela dei beni culturali nazionali” ha tenuto conto* dell’attuale “divergenza tra l’archeologia, in quanto scienza orientata verso le testimonianze contestuali, la tutela dei monumenti, la determinazione a comprendere, e il destino degli oggetti archeologici che sono stati strappati al loro contesto, defraudati della loro provenienza, e razziati da scavi devastati: oggetti che anno dopo anno compaiono illegalmente sul mercato antiquario, in collezioni private e nei musei”** Le ragioni per cui la documentazione di questi oggetti non compare, ossia gli scavi illegali e l’esportazione illecita dal paese di origine, sono attività giuridicamente intollerabili. Ogni giorno i nostri giornali pubblicano notizie sui tanti siti di recente depredati in regioni minacciate dalla guerra.

Per contrastare questa tendenza, che sta dilagando in tutto il mondo, per più di venticinque anni i musei di diversi paesi europei, ricchi o poveri di antichità, hanno intessuto una rete di collaborazione diretta.*** Fulcro di un accordo analogo, stipulato nel 2002 tra i musei italiani e i musei tedeschi, è lo scambio di antichità accompagnate dalla loro specifica documentazione in un contesto di res extra commercium, a titolo di prestiti a lungo termine concessi in vista di restauri, mostre, ricerche scientifiche e pubblicazioni. Proponiamo di estendere questo dialogo su uno scenario internazionale e di sviluppare questo tipo di rete, perché costituisca una base per la tutela dei beni culturali ovunque nel mondo.

Il testo integrale della Olympia Resolution 2015 è consultabile qui di seguito.

Olympia Resolution 2015 sulla cooperazione internazionale tra i musei e sulla tutela del patrimonio culturale

I partecipanti al Simposio internazionale dedicato a “La necessità di stabilire un dialogo costruttivo tra i popoli e le culture”, tenuto nel sito dell’antica Olimpia dall’1 al 7 settembre 2015:

  • nell’esprimere la loro costernazione per i saccheggi che hanno devastato i siti del patrimonio culturale e i musei, e per la deliberata distruzione del patrimonio culturale nel quadro di conflitti armati;
  • nel segnalare gli scavi illegali, e la conseguente sottrazione di materiale archeologico dal suo contesto, e la loro vendita illegale su un mercato “transnazionale”, come capita di osservare di questi tempi;
  • conoscendo i vincoli giuridici imposti dalla collaborazione diretta tra i musei partner al fine di evitare questo tipo di mercato illegale e gestire i prestiti e gli scambi a lungo termine di beni, nonché i restauri necessari, l’esposizione, la pubblicazione e la ricerca scientifica;

convengono sulla necessità di chiedere ai conservatori responsabili del Consiglio internazionale dei musei (ICOM), del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti (ICOMOS), e del Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali (ICCROM)

  • in conformità con il Codice deontologico per i musei, e contro il traffico illegale di beni culturali;
  • in conformità con le Convenzioni UNESCO del 1970 e del 1972, e con la Convenzione UNIDROIT del 1995,
  1. di accettare la responsabilità di esortare le politiche e le amministrazioni nazionali di tutto il mondo a sviluppare collaborazioni dirette tra i musei in materia di prestiti e scambi
  2. di migliorare la legislazione nazionale, in particolare negli Stati di origine, per limitare i periodi di prestito in modo restrittivo: la norma auspicata dovrebbe consistere in quattro o cinque anni alle condizioni prescritte dai musei a livello internazionale;
  3. di redigere contratti tipo per i prestiti a lungo termine da erogare agli studi di gruppo (che devono essere indicati nel contratto), per eventuali restauri conformi al regolamento del museo che accorda il prestito, e per esposizioni in adeguate condizioni climatiche e di sicurezza;
  4. di incoraggiare i musei a costruire reti di istituzioni interessate a prestiti e scambi da realizzarsi a tali condizioni;
  5. di invitare le amministrazioni dei musei a formulare e a rendere pubbliche le loro politiche di acquisizione in materia di antichità, adottando la stessa insistenza per l’accettazione di beni che saranno oggetto di prestito o di attività di conservazione: tale politica comprende l’impegno assoluto a non trattare i beni sprovvisti di “pedigree” che ne indichi la provenienza;
  6. di chiedere a tutte le istituzioni e ai musei interessati agli scambi culturali di tenere il pubblico costantemente informato sulle devastazioni che il patrimonio culturale subisce a causa di scavi illegali o atti di terrorismo.

La risoluzione è stata accettata all’unanimità in Olimpia il 4 settembre 2015 da Ashish Baheti, Sarika Baheti, Tung Ching, Angelos Delivorrias, Eleutherios Diamantaras, Hatto Fischer, Alexandros Hahalis, Dionysos Gangas, Wolf-Dieter Heilmeyer, Jane Ip, Way Jing, Li Junghong, J. Christian Kirsch, Leonidas Liu, Alexandros Mallias, George Manginis, Alexia Mercouris, Spyros Mercouris, Chico Sciuto, Robert Sidelsky, Panagiotis Skordas, Agne Vlavianos Arvanitis, Shelley Wache, Zang Xiaoming, Andreas Zaimis, Konstantinos A. Zaimis e molti altri.

 

* http://poieinkaiprattein.org/conferences-symposiums-workshops/symposium-the-need-of-a-constructive-dialogue-1-7-sept-2015/ – Organizzazione: Spyros Mercouris Horizons – Attività umane e culturali, Atene, e Isidoros Kouvelis, Accademia olimpica internazionale , Atene.

** Wolf-Dieter Heilmeyer-Cordelia Eule (ed.), Illegale Archäologie – Internationale Konferenz über zukünftige Probleme bei unerlaubtem Antikentransfer, Berlino 2003 (2004)

*** Wolf-Dieter Heilmeyer, 20 Jahre Berliner Erklärung – Illegale Archäologie, Leihgaben, Zusammenarbeit, L. Boltzmann-Institut für Europarecht, Vorlesungen und Vorträge, Heft 28, Vienna 2008 (cf. Heilmeyer-Eule, supra note 2, 230-235); in generale per il momento: Susanne Petterson u.a. (ed.), Encouraging collections mobility – A way forward for Museums in Europe, Helsinki (2010) (cf. http://www.lending-for-europe.eu/handbook/)