A partire da oggi, squadre multidisciplinari provenienti da aree climatiche calde in Brasile, Egitto, India, Sudan e Uganda e i loro "sherpa" (mentori) sono riuniti presso la sede dell'ICCROM per un seminario ibrido di tre settimane su "Lo sviluppo di strategie integrate per la salvaguardia del patrimonio, l'azione per il clima, la riduzione del rischio di disastri e la costruzione della pace".

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Dopo sei mesi intensivi di ricerca a tavolino e sul campo nei loro "siti di innovazione", le squadre individueranno ora come utilizzare le conoscenze indigene e tradizionali per adattarsi ad un clima che cambia, ridurre i rischi di disastri e conflitti e contenere le emissioni.

Organizzato dal programma di punta dell'ICCROM, Primo soccorso e resilienza per il patrimonio culturale in tempi di crisi (FAR), il seminario - che si svolge dall'11 aprile al 3 maggio 2023 - è la seconda fase della nostra iniziativa pionieristica di sviluppo delle capacità, "Net Zero: patrimonio per l’azione sul clima", generosamente sostenuta dalla Swedish Postcode Foundation.  

Nelle prossime settimane, le squadre, accompagnate dai loro mentori, lavoreranno con diversi specialisti del settore - tra cui scienziati del clima, esperti di riduzione del rischio di catastrofi, professionisti del patrimonio, storici orali, costruttori di pace, ecologi ed economisti dello sviluppo - per sviluppare strategie di azione climatica basate sul patrimonio nei loro siti di innovazione. Una serie di attività di apprendimento esperienziale, casi di studio, lezioni e visite sul campo consentiranno loro di valutare i rischi climatici e di condividere le conoscenze e le pratiche tradizionali, nonché di identificare strategie di mitigazione e adattamento per i loro piani d'azione. 

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Al termine del seminario, le squadre torneranno a casa con piani d'azione volti a proteggere il patrimonio e i portatori di cultura a rischio dagli impatti del cambiamento climatico, contribuendo al contempo all'obiettivo globale di emissioni nette zero. Le sovvenzioni iniziali sosterranno l'attuazione e la sperimentazione sul campo di questi piani d'azione. Gli sherpa delle squadre contribuiranno a monitorare i progressi e l'équipe dell'ICCROM si terrà in contatto con le squadre con cadenza bimestrale. 

Nel corso dell'anno, organizzeremo un simposio internazionale per diffondere i risultati dei piani d'azione tra i responsabili politici, le agenzie delle Nazioni Unite e tutte le comunità interessate. Seguirà una pubblicazione che raccoglierà le storie di successo e le lezioni apprese sul campo durante il progetto Net Zero.

Net Zero in sintesi

"Net Zero: patrimonio per l’azione sul clima" è un progetto di sviluppo delle capacità a più livelli che mira a promuovere un'azione inclusiva e partecipativa per ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici, salvaguardare il patrimonio e garantire i mezzi di sussistenza delle comunità vulnerabili. Net Zero risponde agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e al Quadro di Sendai per la riduzione del rischio di disastri.    

 

Punti salienti del programma del seminario
  1. Una sfida a fare quattro salti  per rompere il ghiaccio  e mostrare le pratiche di danza delle comunità indigene di ciascun sito di innovazione.
  2. Una conferenza sul tema dell'azione climatica basata sul patrimonio culturale tenuta da Andrew Potts del Climate Change and Heritage Working Group (CCHWG).
  3. Scenari di rischio climatico per il patrimonio e i portatori di cultura in consultazione con Roxy Matthew Koll, scienziato del clima e autore principale dei rapporti IPCC.
  4. Visita sul campo e studio di un caso reale alle Cinque Terre in collaborazione con il Parco Nazionale delle Cinque Terre per giocare a inSIGHT con le loro comunità locali e condurre consultazioni multi-stakeholder per sviluppare un piano regionale di adattamento al clima.
  5. Attività di gruppo per sfruttare il patrimonio per sviluppare strategie integrate di mitigazione e adattamento in consultazione con esperti di mitigazione delle inondazioni, riduzione del rischio di disastri, costruzione della pace, biodiversità ed ecologia e sicurezza alimentare.
  6. Una giornata dedicata all'apprendimento dei principi della comunicazione nonviolenta per risolvere in modo costruttivo le tensioni all'interno delle comunità di riferimento e coinvolgere più parti interessate con il dottor Stephane Lemaire.
  7. Seminario per identificare le azioni specifiche che possono garantire un esito pacifico dei rispettivi progetti e sviluppare indicatori e strategie di consolidamento della pace a cura della dott.ssa Elly Harowell del Centre for Trust, Peace and Social Relations.
  8. Sessione sull'importanza di sfruttare le conoscenze e le pratiche delle popolazioni indigene per incrementare l'azione per il clima con la dott.ssa Anne Poelina, Capo indigeno e custode tradizionale Nyikina Warrwa dell'Australia occidentale.
  9. Analisi costi-benefici per l'azione climatica guidata dalle comunità dal punto di vista dell'economia dello sviluppo da parte degli esperti dell'Abdul Latif Jameel Poverty Action Lab (J-PAL), co-fondato dai vincitori del Premio Nobel 2019 per l'Economia per il loro approccio pionieristico all'alleviamento della povertà globale.
  10. Presentazione della giuria finale con esperti multidisciplinari:
  • Erminia Sciacchitano, Consigliere per le Relazioni Multilaterali del Gabinetto del Ministro, Ministero dei Beni Culturali, Italia
  • Josefine Lindstrom, Responsabile del progetto, Swedish Postcode Foundation (Fondazione svedese per i codici postali)
  • Sanjaya Bhatia, Capo dell'Ufficio di Incheon, Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (UNDRR), Ufficio per l'Asia nordorientale (ONEA) e Istituto globale per l'istruzione e la formazione (GETI)
  • Sarah Stannage, Direttore esecutivo dell'Istituto Internazionale per la Conservazione delle Opere Storiche e Artistiche (IIC).
  • Valéry Freland, Direttore esecutivo della Fondazione ALIPH
  • Valérie Magar, Responsabile dell'Unità Programmi dell’ICCROM
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