Nel 1959 l'ICCROM fu istituito come Centro per lo studio e la promozione di diversi approcci alla conservazione del patrimonio, compresi i dipinti murali. In questo ambito, la collaborazione dell'ICCROM con i conservatori Paolo e Laura Mora fu particolarmente proficua. Entrambi parteciparono a missioni di conservazione in tutto il mondo (Italia, India, Pakistan, Turchia, Egitto, Moldavia, Montenegro, ecc.) e collaborarono anche a numerose attività di formazione, come il Corso di Conservazione delle Pitture murali (MPC) di ICCROM, che aiutarono a progettare e realizzare, in collaborazione con l'Istituto Centrale per il Restauro (ICR), attualmente Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR).
La Collezione di campioni Mora è una parte importante della loro eredità; comprende oltre 1.200 campioni raccolti dalla coppia, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, nel corso di missioni tecniche e progetti di conservazione svolti in tutto il mondo per conto dell'ICCROM e utilizzati sia per scopi didattici che di ricerca. Il loro obiettivo principale, infatti, era quello di indagare le diverse tecniche di pittura murale utilizzate dalle varie culture nella loro espressione artistica.
L'importanza storica e scientifica di questa collezione unica nel suo genere è garantita dal fatto che molti dei suoi campioni (frammenti di pittura murale) provengono da luoghi estremamente importanti del patrimonio culturale mondiale, come la Tomba di Nefertari, dove non è più consentito il campionamento. Tuttavia, fino a poco tempo fa questa collezione era a rischio di perdita e dissociazione, in quanto i campioni non erano descritti, etichettati e conservati in modo adeguato.
Per questo motivo, nel 2018, in collaborazione con il Laboratorio Hercules dell'Università di Évora, Portogallo, l'ICCROM ha lanciato il Progetto sulla Collezione di Campioni Mora (Mora Sample Collection Project), per salvaguardare la collezione, documentando, catalogando e ricollocando i fragili e delicati materiali che essa comprende, e per renderla disponibile sia fisicamente che online per gli studiosi presenti e futuri.
Grazie alle informazioni contestuali disponibili negli archivi dell'ICCROM e nelle risorse online, il team del progetto è stato in grado di confermare la provenienza della maggior parte dei campioni della collezione. Nel 2019, per evidenziare il potenziale di ricerca della collezione, sono state condotte analisi non distruttive su 35 campioni di pittura romana. Queste analisi miravano a identificare i materiali utilizzati nella loro creazione e ad approfondire la comprensione dei loro siti di origine. I risultati saranno presentati in una prossima pubblicazione e incorporati nel catalogo.
Una volta completata la fase di riorganizzazione, i risultati saranno condivisi attraverso un catalogo online con il pubblico globale di studiosi, conservatori e ricercatori. Inoltre, il nostro obiettivo è quello di creare attività di follow-up che aumentino la consapevolezza delle sfide che le collezioni campione presentano. Nel 2021 è previsto un workshop internazionale di tre giorni a Évora, in Portogallo, con l'obiettivo di affrontare le questioni relative alla conservazione, all'accesso e all'uso dei campioni di materiale conservati negli archivi. Il workshop, che sarà organizzato dall'ICCROM, dall'Università di Évora e da altri partner, metterà in evidenza il valore e la vulnerabilità di queste collezioni e cercherà modi concreti per salvaguardare e condividere le conoscenze in esse contenute.
Questo videoclip del 2018, offre uno sguardo all'interno della Collezione di Campioni Mora e mostra il team del progetto al lavoro.